Latinida linguo: Diferi inter la revizi

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Komence la Latina linguo parolita da la Romana funcioneri, dal soldati e dal komercisti qui vivis en certa provinco, recevis influi de la lingui (precipue la Kelta lingui) parolita en la regiono dal ndijena habitantaro. Latina parolita per ta Romani, sive de regionala perspektivo (to esas, dil provinco di origino, sive ne-evitabla diferenci di acento e vorti, derivita dil proceso di latinigado plu o min intensa di ta provinco) kam de kulturala perspektivo (la soldati ne parolis kulta linguo kom la funcionari dil stato). Tala kontamino ne esis decisiva nam l’Imperio restis unionita kom politikala uniono pro la granda kulturala influo pro la granda kulturala influo: la pruvo esas la transvivo di poka Keltida vorti en la Latinida lingui.
 
<!-- Alcuni, tuttavia, ipotizzando - più in base a ricerche di carattere speculativo che a dati certi - una notevole affinità tra latino e lingue celtiche (nell'ambito della comune eredità indoeuropea), avanzano l'ipotesi che lo sviluppo delle lingue poi dette convenzionalmente romanze, sia partito soprattutto dalle lingue indoeuropee parlate dalle popolazioni presenti nell'impero, sulle quali il latino (che ne condivideva comuni origini) avrebbe avuto un'influenza più limitata di quanto generalmente accettato. Tali ricerche tendono a valorizzare il più possibili determinati caratteri linguistici che costituirebbero i sostrati non prettamente latini (soprattutto celtici, ma anche affini seppur non coincidenti con il latino) delle lingue romanze, in opposizione ai superstrati intervenuti nella formazione delle nuove lingue successivamente alla caduta dell'Impero romano, ad opera dell'influsso delle lingue (soprattutto germaniche, anch'esse di ceppo indoeuropeo) parlate dai popoli invasori comunemente individuati come Barbari. Va però osservato che tali ipotesi, per quanto talvolta affascinanti, mancano a tutt'oggi del sostegno di un corpus di testimonianze linguistiche e letterarie abbastanza vasto che consenta loro di uscire dall'ambito delle speculazioni.-->
 
La genezo-proceso di la nova lingui komencis acelerar forte en omna kazi kun la falo dil Imperio e la masiva enmigro di populi qui parolis Germana lingui en kurta periodo di tempo. Pos diversa invadi en multa regioni dil anciena imperio, l'existanta equilibro rasala e linguala modifikesis, pro l'anciena populi qui parolis Latina ekmigris vers altra regioni, dum ke la regiono koloniigesis da altra populi, exemple en Britannia, ube la habitanti (militisti, oficisti) qui parolis Latina abandonis la regiono dum la 5ma yarcento por kombatar invadi en altra regioni dil imperio, quale Gallia ed Italia.
 
<!-- ==== Dato di nasko di Latinida lingui ====
La nasko dil plura Latinida lingui esas varie '''individuabile e documentata, ed avviene - nella maggior parte dei casi - nei secoli immediatamente successivi alla caduta dell'[[impero romano]] d'occidente, che causò la perdita dell'unità linguistica, oltre che politica, garantita dalle sue istituzioni.'''
 
L'unesm atesto dil termino ''romana'' (''romana linguo'', di qua la termino ''romanza'', en senso di ''romanida'' o ''linguo derivata ek la Latino''), aperas en la [[Konsilio di Tours (813)]], dum qua '''durante il quale così ci si riferisce alla lingua comunemente parlata all'epoca in [[Gallia]], in opposizione alla lingua germanica parlata dai Franchi invasori.'''
 
La ''Serment de Strasbourg'' o ''[[Juro di Strasbourg]]'' ([[842]]) esas identifikata kom l'unesma oficala dokumento en qua uzesas ancestro dil [[Franca linguo|Frenciana]] (e dil [[Germana linguo|Germana]], esanta redaktita en du kopii da [[Karlo la Kalva]], e [[Ludwig la Germana]], unu latinigado ed altro, germanigado.
 
Inter la rara dokumenti in pra-Franca linguo (iniciala fazo dil pazo ek la Latina a prekoca formo dil Franca) esas gravas la ''[[Glossario di Reichnau]], redaktita en la 9ma yarcento (880) ed
 
Tra i rari documenti pervenuti della lingua protofrancese, (fase iniziale del passaggio dal latino ad una forma precoce di francese) è rilevante il [[Glossario di Reichnau]], redatto nel IX sec (880 d.C.) '''ed avente varie colonne riguardanti lemmi latini e loro definizioni, insieme ad altre concernenti le lingue dell'area francese.'''
 
L'unesma oficala dokumento qua arivis til hodie qua atestas l'uzado dil vulgaro en Italia esas la ''[[placito capuano]]'', dil [[960]] (quankam ol existas precedanta atesti qui, sine oficialesa valoro, atestas la disto kun la Latina ja en la 8ma yarcento, exemple la ''indovinello veronese'').
 
Sono del X secolo le [[Glosse silensi]] e le [[Glosse emilianensi]], più antiche testimonianze esplicite dell'esistenza dell'antico [[Kastiliana linguo]]: si tratta di annotazioni aggiunte a testi latini da monaci [[Benedettini]] dei monasteri di ''San Millán de la Cogolla'' o di ''Suso''. Tali note costituiscono vere e proprie traduzioni dello scritto originale. Tra esse, ad esempio, si può leggere ''"quod: por ke"'' oppure ''"ignorante: non sapiendo"''.
 
Risale invece a poco prima del 1175 il più antico documento del volgare [[Lingua portoghese|portoghese]] pervenutoci: si tratta di una sorta di patto di non aggressione tra due fratelli, Gomes Pais e Ramiro Pais, recentemente scoperto dal ricercatore José António Souto. Prima di tale scoperta si reputavano più antichi alcuni testi con datazione oscillante tra il [[1192]] e il [[XIII secolo]], come l'''Auto de Partilhas'' e la ''Notícia de Torto''.
 
La scarsità di reperti antichi rende difficile non solo stabilire la "data di nascita" del [[Lingua rumena|rumeno]] (una delle [[lingue romanze balcaniche]]), ma persino incerta la sua evoluzione, a dispetto delle teorie, tuttora largamente condivise, che lo vogliono discendente più o meno diretto della comunità ''latinofona'' dell'antica [[Dacia (storia)|Dacia]] romana.
Il più antico documento che fa certamente capo ad un antenato dell'attuale rumeno è una lettera scritta nel [[1521]] al giudice di [[Braşov|Kronstadt]], Hans Benkner.
 
Attualmente è controversa la datazione (e persino l'autenticità, almeno per quello che riguarda la sua ipotetica prima stesura) di quello che è comunemente ritenuto il più antico documento del volgare [[Lingua sarda|sardo]], la ''Donazione del giudice Torchitorio all’arcivescovo di Cagliari dei villaggi di Sant’Agata di Sulcis e di Sant’Agata di Rutilas'', risalente, pare, agli anni attorno al [[1080]]. -->
 
==== Ek ''De Vulgari Eloquentia'' til hodie ====